Il cucciolo

L'ambiente ha un'influenza enorme sulla crescita psicofisica di un cucciolo.
Pertanto è di grande importanza che egli provenga da un allevamento i cui titolari si occupino, oltre che della corretta
gestione riguardante alimentazione, pulizia, sanità ecc. anche e, in modo scrupoloso,della crescita mentale dei propri soggetti.
Il periodo piu' delicato è sicuramente quello dell'imprinting, cioè il periodo in cui nella mente di un essere vivente ogni esperienza si fissa, incancellabile, per la vita.


Questo periodo, nel cane, va all'incirca dalla terza quarta, alla settima settimana ed è indispensabile che il cucciolo lo trascorra con la madre prima e con i fratelli in seguito. In questo lasso di tempo egli imparerà a controllare l'aggressività nei confronti dei conspecifici, sotto l'attento controllo della madre la quale interverrà soltanto in casi di reale necessità, sedando risse immotivate od incentivando atteggiamenti positivi che predisporranno i cuccioli ad un comportamento equilibrato in età adulta. Imparerà a conoscere: l’ambiente e ad adattarvisi e lo stesso con l’uomo iniziando ad affezionarsi, il cibo, riconoscendone il sapore l’odore ecc ecc.
Questo periodo così importante andrà  SEMPRE trascorso presso l'allevamento o comunque, nel luogo d'appartenenza. Non lasciatevi affascinare dall'idea di portare a casa il cucciolo prima dei settanta giorni pensando che crescerà presto e volendo avere più tempo per tenerlo in braccio e coccolarlo.
Considerate invece che qualsiasi esperienza negativa o comunque mal gestita che egli possa affrontare prima della fine dell'imprinting, si fisserà indelebile nella sua mente e, nulla
la potrà mai cancellare. Naturalmente un allevatore serio ed esperto rifiuterà, assolutamente, di consegnare il cucciolo prima del termine di questo delicato periodo.
Finalmente porterete a casa il vostro cucciolo.
Dubbi e quesiti (ci auguriamo) assaliranno la vostra mente :
Come fare per crescerlo sano, sereno equilibrato ?
Come riuscire a non danneggiarne il carattere e nel contempo avere un cane ben educato, facilmente gestibile, da poter condurre in vari ambienti senza troppi problemi se non addirittura brutte figure ?

Come dicevamo all'inizio, l'influenza dell'ambiente è di grande importanza, pertanto un cucciolo con ottime qualità naturali
potrà venire modificato moltissimo arrivando ad essere negativo se inserito in un ambiente non consono, tanto quanto un soggetto con problemi potrà superarne la quasi totalità se seguito in modo idoneo.
Dopo questa premessa, forse un po’ noiosa ma indispensabile,passerei a qualche consiglio pratico.

Punto primo: Imparare a distinguere l'educazione dall'addestramento che avverrà eventualmente in una fase successiva.
Quindi innanzi tutto bisogna essere consci del fatto che il cane è completamente differente da noi esseri umani, la peggior violenza, l'errore più grave che si possa fare, è  umanizzare i nostri animali, attribuendogli comportamenti e pensieri frutto soltanto della nostra, spesso fervida, immaginazione. Il cane è assolutamente, privo di razionalità, pertanto non ha capacità di rielaborare una situazione e di sfruttarla a suo vantaggio e neppure, riesce a superare momenti difficili o atteggiamenti a lui incomprensibili con il ragionamento; faccio un esempio banale: un bambino educato in modo oppressivo piuttosto che permissivo, violento piuttosto che fermo ma equilibrato, svilupperà inizialmente un atteggiamento conseguente, ma crescendo acquisterà la capacità analitica - razionale che gli consentirà di compiere percorsi autonomi prescindenti dalla famiglia di origine.
Nel cane, mancando questa parte razionale, non accadrà mai che vi siano modificazioni autonome. Egli crescerà e manterrà, per tutta la vita la memoria di ciò che gli è stato insegnato, come unico riferimento.
Non potrà mai superare traumi creati da atteggiamenti negativi e quindi si comporterà di conseguenza. Questo per far capire che, se il cane non corre da noi quando lo chiamiamo (faccio questo esempio perchè è una delle lamentele più ricorrenti) non è testardo, cattivo, disubbidiente ecc., soltanto non ha compreso cosa vogliamo da lui o, peggio, interpreta il nostro richiamo come fatto negativo e la colpa è solo ed esclusivamente nostra, non siamo riusciti a metterci al suo livello, a comprendere come instaurare un rapporto di totale fiducia che porti il nostro amico a correre da noi con gioia.
Vi chiedete come si fa ? Bene, lo scopo di questo articolo è proprio quello di darvi indicazioni utili per instaurare un buon rapporto con i vostri cani e, se non vi stancherete di leggerlo, cercheremo di aiutarvi a comprendere e mettere in pratica metodi semplici ed efficaci per una vita serena con il vostro amico.

Quando arriverà nel nuovo ambiente, il cucciolo, anche il più forte caratterialmente, sarà leggermente spaesato e cercherà nel nuovo compagno sicurezza e conferme.
Pretendere che dorma solo le prime notti nel nuovo ambiente è sbagliato e negativo, egli vuole compagnia perchè gli mancano i fratelli, i giochi con loro, la quotidianità a cui era abituato.
Il cucciolo è sempre ben disposto ad adeguarsi a nuove situazioni, ma deve averne il tempo.
Il nostro appoggio gli è indispensabile; quindi, non lasciamolo solo, ma trascorriamo qualche notte accanto a lui e allontaniamoci progressivamente quando  avrà assimilato la nuova situazione (una settimana è solitamente sufficiente) non avrà ne creerà problemi di sorta a dormire nel posto predestinatogli e noi avremo piantato il primo paletto per ciò che riguarda la sua fiducia nei nostri confronti.
Altro "problema”, insegnargli a muoversi in casa, evitando la distruzione o comunque di mettere a repentaglio mobili e suppellettili preziosi.
Meglio risparmiare i "NO "per le cose davvero importanti evitando di  pronunciarne troppi, ottenendo soltanto l'indifferenza da parte del nostro cucciolo.
Molto meglio, per un periodo, eliminare alcuni oggetti a "rischio", ad esempio, finche il nostro amico non avrà imparato ad espletare i suoi bisogni all'aperto, sarà opportuno eliminare i tappeti, evitando in questo modo di prendersela con il cucciolo se dovesse fare una pipi su uno di questi.
Un'altra grande attrattiva , sono le piante, nulla di più divertente che rosicchiare le foglie del bellissimo ficus, salvato tra l'altro da morte sicura qualche mese prima, dalle amorevoli cure della padrona di casa e motivo di malcelato orgoglio.
Anche scavare la terra nel vaso della dracena regalata dalla suocera il Natale precedente non è male; unico lato negativo, le urla della suddetta, quando ci farà visita.
Quindi meglio riparare le piante in un luogo sicuro inaccessibile al piccolo "attila", lasciandone una sola , meglio se un po’ malridotta.Per insegnargli a non divorarla si agirà nel modo seguente :il cucciolo si avvicinerà alla pianta, per un attimo la osserverà e poi con aria interessata annuserà le foglie, queste si muoveranno e lui rapidissimo ne azzannerà una, a questo punto, con il maggior tempismo possibile, ci avvicineremo al piccoletto tenendo in mano una splendida pallina e diremo : eh eh, egli smetterà di rosicchiare per guardaci, a quel punto  lanceremo la pallina nella direzione opposta.
Quando essoi la raggiungerà afferrandola, gli diremo con voce gioiosa : bravooo.
Dopo alcuni interventi di questo tipo, il cucciolo collegherà il rosicchiare la pianta ad un atteggiamento indifferente mentre, troverà più gratificante rincorrere la pallina; pertanto quando sarà annoiato cercherà la pallina collegandola alla nostra presenza ed al gioco.
Questo metodo, di condizionamento in positivo, offre una serie di utilizzi: il cucciolo non subirà la correzione ma avrà sempre la sensazione di aver attuato un atteggiamento autonomamente, meritando il premio = pallina + bravo, e noi non saremo visti, come urlanti pericolosi guastafeste, bensì come simpatici compagni di gioco.
Questo sistema si attuerà ogni volta che il cucciolo farà un errore o comunque qualcosa di sgradito al proprietario. Concludendo: INDIFFERENZA IN CASO DI ERRORE - POSSIBILITA' DI FARE BENE - GRATIFICAZIONE. A qualcuno potranno sembrare sciocchezze ma con venticinque anni di esperienza di allevamento e di vita con i cani, vi assicuro che i risultati sono eccellenti.

PARLIAMO ORA DEL RICHIAMO nota dolente per molti proprietari.
Innanzi tutto il cucciolo non va chiamato in continuazione solo perchè vogliamo vedere se riconosce il nome o altre simili banalità, il nome lo imparerà nel tempo, con calma e senza stress inutili e negativi. Mai, e ripeto, mai si dovrà richiamare il cucciolo che gioca libero per metterlo al guinzaglio o in auto o altro che a lui possa apparire negativo rispetto alla situazione precedente, questo provocherebbe una diffidenza progressiva nei nostri confronti con la conseguenza di ottenere il contrario di ciò che vorremmo. Se al richiamo dovesse addirittura allontanarsi, dovremo limitarci a correre dalla parte opposta chiamandolo con voce allegra e quando ci avrà raggiunto (vi assicuro che lo farà ) gratificarlo con il famoso bravooo !
In questo modo, ancora una volta, avremo conquistato la sua fiducia; egli infatti assocerà il richiamo ad una reazione positiva da parte nostra e capirà, man mano, che è più piacevole tornare da noi che non bighellonare da solo.Se avessimo l’esigenza di prendere il cucciolo, senza il tempo di attuare i suddetti preliminari sarà opportuno che non lo chiamiamo ma,  che ci avviciniamo con calma e raggiuntolo, con una carezza gli agganciamo il guinzaglio.
Questo ci consentirà di liberare tranquillamente il nostro cane lasciandolo correre e giocare in un bel prato, senza correre il rischio che si possa cacciare in qualche guaio o provocare incidenti ad altri.
Naturalmente dovremo avere questo atteggiamento ogni giorno senza perdere la pazienza, il nostro amico deve imparare a conoscerci a fondo e a fidarsi di noi ciecamente. Vi assicuro che dopo poco otterremo ottimi risultati.
Conclusione :
Pronunciare la parola vieni, creando sempre una situazione gradevole e positiva.
Gioco, bocconcino, carezze e tanti complimenti anche quando ciò ci fa sentire un po’ ridicoli, non lo siamo agli occhi del nostro cane. Non chiamarlo mai per cose che esso possa ritenere negative, avvicinarlo e prenderlo con calma senza dire nulla quando lo avremo al guinzaglio pronunceremo ancora il famoso”bravoooooo!!”
Avremo così la totale fiducia del nostro amico che divenuto adulto accorrerà felice ad ogni
richiamo. Naturalmente dovremo attuare tutto questo in luoghi sicuri privi di strade trafficate; un prato in campagna o il giardino di proprietà, un po’ di pazienza, molta fiducia in noi stessi e nel nostro cane ed il gioco è fatto.
In tutto ciò che farete con il vostro cucciolo dovrete  tenere sempre presente che il cane è abitudinario, per cui se vi comporterete con coerenza, memorizzerà in breve tempo tutto quanto gli proporrete. Buon divertimento!

Gabriella Pedemonte Calderone